Da quest’oggi in edicola la seconda parte della nuova saga pikappica “Il marchio di Moldrock”, che verrà pubblicata per quattro settimane su Topolino (dal n.3205 al n.3208).

La saga si ricollega al filone inaugurato con “Potere e Potenza” e proseguito con “Il raggio nero” (filone che, tra l’altro, è stato intervallato da “Gli argini del tempo” e “Cronaca di un ritorno”). Soggetto e sceneggiatura di Francesco Artibani, matite Lorenzo Pastrovicchio.

L’episodio si apre proprio nel punto in cui simo rimasti 7 giorni fa: Moldrock ha deciso di mostrare i muscoli ai terrestri al fine di ottenere un’astronave interstellare per tornare su Corona.

Nel frattempo a Paperopoli Hicks si mette in contatto con i migliori ingegneri e progettisti del mondo affinché prendano in considerazione l’idea di unire le forze e provare a realizzare un’astronave interstellare. Le speranze che i periti interpellati collaborino alla costruzione sono poche e così a Pk viene in mente un altra soluzione: perché non adottare il metodo Trauma (l’evroniano) per confondere del tutto i pensieri a Moldrock che – come sappiamo – soffre già molto a causa del continuo intervento sulla sua psiche da parte della coscienza di tutti gli esseri assorbiti? Sarà sufficiente chiedere all’esercito in prestito alcuni degli evroniani rinchiusi al Dip.51 (si veda la saga “Potere e Potenza” T.3058-3061) per disporre del sufficiente know-how.

Sfortunatamente però il Generale Westcock – dopo aver riferito che solo pochi evroniani, tra cui un certo Archiatra Karkadon, si trovano al dipartimento non sotto forma di spore – si rifiuta di aiutare i nostri eroi. Si rende così necessario un recupero “forzato”.

L’evroniano recuperato viene così condotto alla Ducklair Tower ed informato rapidamente dei fatti. Difficile sarà ottenere la sua collaborazione.

A peggiorare la situazione già critica, l’improvviso arrivo di Moldrock a Paperopoli.

L’energumeno fa scattare subito la “carta ricatto” e attiva una sorta di scudo ad alta energia attorno alla città schermandola totalmente. Chissà che questo non basti a convincere il pusillanime evroniano a dare una mano ai nostri eroi…

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