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Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Matite: Lorenzo Pastrovicchio

Recensione:Il Pioneer IV è un’astronave controllata da due terrestri, che durante un viaggio nel primo anello di Saturno viene attirata all’interno di un’altra nave.

Paperinik e Uno decidono di andare immediatamente a riprendere gli astronauti, e per farlo chiedono l’aiuto di Lyla e Urk, il terrestre di una dimensione parallela (prima apparizione: PKNA #11 – Urk). Arrivati nei pressi dell’astronave, Uno decide di eseguire una scansione tridimensionale, per controllare se all’interno ci fossero pericoli. La I.A. identifica due emissioni bioenergetiche di tipo terrestre, appartenenti ovviamente agli astronauti scomparsi.

Durante la scansione però la nave di Pk, Urk e Lyla viene attirata con un raggio traente, e perde il contatto con Uno. I tre decidono quindi di andarci all’interno, e incominciano ad avere una serie di lotte con un robottone chiamato “guardiano”. Arrivati nella sala comandi trovano una serie di registrazioni, da cui capiscono che si trovano in un’astronave xerbiana scampata alla conquista evroniana di Xerba. L’equipaggio si stava dirigendo verso la terra per mettersi in contatto con gli abitanti e avvertirli del pericolo rappresentato da Evron. Tuttavia non sono riusciti nel loro interno, e un incrociatore nemico li attacca.

Lyla trova delle cellule criogeniche con all’interno i due scomparsi. Li liberano e scappano dalla nave Xerbiana distruggendo il guardiano. Lyla prova a dedurre ciò che è successo. Il fallimento del guardiano di proteggere gli xerbiani lo ha portato a vedere tutti gli estranei come invasori, al punto iniziale di attaccarli e poi di difenderli per rimpiazzare l’equipaggio scomparso. I tre tornano a casa, e la storia finisce con Urk che dice “Voi, state tornando a casa”.

Recensione di: Fergus DePaperoni

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