Soggetto e sceneggiatura: Francesco Artibani
Disegni: Stefano Turconi e Roberta Zanotta

Recensione: Pk, essendosi alleato momentaneamente con l’Organizzazione in PKNA #14 “Carpe Diem” per annientare il Grande Nulla, viene arrestato dalla Tempolizia e imprigionato a Time 0. Gli viene assegnato un avvocato d’ufficio, lo smemorato Eugene Photomas per accellerare le pratiche successive al processo al supereroe.

Intanto il Razziatore arriva a Time 0 per conto dell’Organizzazione, con lo scopo di liberare tutti cronocriminali presenti. Il cronopirata, presi in ostaggio i tempoliziotti, iserisce una bomba collegata ai suoi circuiti vitali nel fulcro d’ingaggio a cui è ancorata Time 0, che gli permettte di non vagare nel nulla che la circonda.

Il Razziatore ricatta il Cronocomandante: se i tempoliziotti non libereranno tutti i cronocriminali, lui farà esplodere la bomba. Il Cronocomandante accetta e fa liberare i prigionieri, fra cui Pk e Kronin, il migliore cronopirata dell’Organizzazione, prima che il Razziatore gli rubasse il primato.

Kronin decide di vendicarsi sparando al Razziatore: quest’azione fa esplodere la bomba al fulcro d’ingaggio e Time 0 va alla deriva nel nulla.

Nash, uno dei criminali liberati e progettista dlla base della Tempolizia, decide di creare un buco nero nel nulla oltre il fulcro usando il reattore materia/antimateria di Time 0 per farla tornare indietro. Il Cronocomandante è indeciso se accettare oppure non, ma viene destituito da Fulton, il suo secondo, che accetta, guidando Kronin, Nash e gli altri alla sala del Reattore. Qui, per avere un timer per la bomba, Kronin strappa al Razziatore l’acceleratore tachionico che eprò regola le funzioni vitali del cronauta. Dopo che Kronin è andato via, Pk cerca di anticipare Kronin all’alimentatore seguito dal Razziatore e dal Cronocomandante. Ma quando arrivano la sonda per creare il buco nero è stata lanciata e Kronin, che ritiene il piano una follia, fugge con una navicella.

Quando la base giunge al nucleo di polarità, Nash guida le operazioni per lanciare un cavo che possa fermare la base. Il cavo però s’impiglia in una sporgenza della struttura. Il Razziatore però, che senza l’acceleratore sta morendo, si lancia giù e libera il cavo conducendolo al nucleo di polarità, sacrificandosi per tutti gli altri.

Alla fine Time 0 ritorna al suo assetto e Paperinik torna al XX secolo, mentre il Cronocomandante da le sue dimissioni.

Recensione di: Darby O’Gill

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