Pi-kar

Aprite il cupolino e calatevi nell’abitacolo della Pi-kar.

Vi sembra ritagliato su misura per voi?
Non montatevi la testa, è così per tutti: è l’ennesima applicazione everettiana del metallo mutageno. Basta accomodarsi sul sedile e tutti i comandi si adattano automaticamente alle misure del pilota.

Alimentata da mono-metilizandrina (lo stesso combustibile dello Shuttle), la Pi-kar riesce a sprigionare l’equivalente di circa 900 cavalli. Questo valore la posiziona al livello di una ottima Formula uno, con il vantaggio però che può sviluppare la sua potenza su qualunque terreno.

La plancia comandi, naturalmente, è interfacciata direttamente con Uno e pertanto la guida al massimo regime è garantita anche su fondi variabili o in condizioni di visibilità zero. Per ogni evenienza, comunque, la Pi-kar è dotata di airbag elettromagnetico. In caso di impatto, il pilota viene avvolto da una bolla di elettroni polarizzati, che lo isola da ogni elemento esterno. Anche in caso di incidente frontale alla velocità massima, il pilota ha la garanzia di uscirne illeso.

Ah, a proposito, se vi fosse sfuggito … la Pi-Kar vola!