paperino-che-salutaSfortunato e collerico, sempre senza il becco di un quattrino e costretto dal ricco Zio Paperone a ogni sorta di lavoro per tentare di estinguere l’inesauribile lista di debiti, Paperino è il più simpatico, il più umano, il più attuale dei personaggi della Banda Disney.

Tanto fifone quanto coraggioso, tanto pigro quanto scatenato, Paperino è costretto dalla sua innata istintività a tuffarsi in mille incredibili avventure che traggono spunto dalla quotidianità: la sua perenne sfida con la vita, affrontata con il sorriso sul becco, lo porta a essere il personaggio Disney con il quale tutti noi possiamo identificarci.

Nato nel 1934 dalla matita di Albert Hurter e Art Babbitt, Paperino appare per la prima volta in un disegno animato della serie Silly Symphonies (Sinfonie Allegre) dal titolo The Wise Little Hen (La Gallinella Saggia). I disegni del Paperino di questo periodo sono molto diversi da quelli che conosciamo oggi: il becco è sottile e allungato, le articolazioni nodose e l’andatura impacciata, le sue braccia e le sue mani assomigliano ad ali.

In questa occasione l’approfondimento psicologico è minimo: Paperino è un semplice caratterista, affiancato dal pigro maialino Meo Porcello. In seguito Paperino viene inserito nel mondo di Topolino, con cui compare in una felice serie di cortometraggi insieme all’amico Pippo, dopo aver rubato la scena al grande Topo nel suo primo film a colori, The Band Concert, nel 1935.

Nelle storie a fumetti, dapprima Paperino compare nella tavola domenicale Silly Symphony, disegnata da Al Taliaferro, sempre nel 1934. Quindi, grazie a Floyd Gottfredson, incontra Topolino nella tavola di Mickey Mouse pubblicata il 10 febbraio 1935.

Ma la grande svolta nella storia di Paperino viene segnata nel 1942 dalla mano del grande Carl Barks che, oltre ad approfondire meravigliosamente la psicologia di questo papero, crea intorno a lui un vero e proprio mondo di comprimari e, più tardi, una vera e propria città (Paperopoli), caratterizzata da decine di nuovi personaggi: primo tra tutti Zio Paperone.

Nel 1969 stufo dei soprusi e delle angherie che continuamente è costretto a subire, nasce in Italia da un’idea di Elisa Penna l’identità segreta di Paperino, Paperinik, il vendicatore mascherato. Oggi Paperino è stato costretto a perdere un po’ di quella sua atavica pigrizia e, al passo con i tempi, si è fatto ancora più attivo e pasticcione.

Pochi sanno che Paperino ha vinto un premio Oscar per il cartone animato Der Fuehrer’s Face (La faccia del Führer) del 1943, un film di propaganda bellica antinazista in cui si dichiara orgoglioso di essere cittadino americano.

Per un breve periodo, Paperino è stato disegnato con le zampe nere. È il caso del cortometraggio del 1934 The Dognapper, dove con Topolino affronta il caso di un rapimento canino organizzato da Gambadilegno. Lo stesso accade anche nei fumetti, come si può vedere in alcune strisce della storia di Gottfredson Topolino giornalista.

 

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