Da ottobre in edicola un nuovo numero della collana Pk Giant, edita da Panini. 9,90€ per un formato gigante di ben 27,5×20 cm (esattamente il formato del Rat-Man gigante di Panini per intenderci). Copertina lucida molto morbida e pagine in carta ruvida. Si tratta dell’ultimo tassello utile per completare la collana con tutte le storie di PKNA, sia le principali che le brevi. Il volume include tutti gli episodi della miniserie Angus Tales:

  • Colonne infami (PKNA n° 8)
  • Rumori di fondo (PKNA n° 9)
  • Senza benza (PKNA n° 10)
  • Cani (PKNA n° 11)
  • Il posto sbagliato (PKNA n° 12)
  • Il grande scoop (PKNA n° 13)
  • Visite inattese (PKNA n° 48)

L’albo è impreziosito da un ampio excursus sul personaggio di Angus e il micromondo che ruota intorno a lui. Oltre ad essere piacevole da leggere ed approfondito, rende il volume fruibile anche a chi si affaccia per la prima volta alla serie.

Per chi non lo sapesse, l’esigenza di questo numero nasce da una svista nell’ultimo PK Giant, lo speciale dedicato alle miniserie. Il volume doveva raccogliere quelle brevi che non hanno trovato spazio nei numeri regolari dopo la riduzione del numero di pagine.

PK Giant Double Special Edition – Le miniserie include:

  • Vedi alla voce Evron
  • 5Y
  • Io sono Xadhoom
  • Trip’s strip
  • Fuori Onda
  • Lo zen e la fisica dei quanti

 

Per errore è stata saltata Visite Inattese uscita originariamente in “Le parti e il tutto”, n° 48 di PKNA. Le prime sei invece sono state regolarmente ristampate nei primi numeri del Giant. Un errore di sole otto pagine che avrebbe lasciato davvero l’amaro in bocca visti gli sforzi di Panini Disney per chiudere adeguatamente il progetto. Guardando indietro il percorso è stato lungo e travagliato.

PK Giant esordiva nel Novembre 2014 con addirittura una versione variant sketch che poteva essere fatta personalizzare dai propri autori preferiti alle fiere del fumetto. La doppia cover, marchio di fabbrica della prima serie, veniva sostituita da una cover singola inedita. Formato e dimensioni riprendevano quelle di Rat-man Gigante. Inoltre, invece di partire con la numerazione originale, ovvero dal numero “Zero”, si optava per un generico numero 1. Da una parte una scelta dovuta per non confondere i nuovi lettori, dall’altra si perdeva il doppio senso del numero 2 (PK Giant n° 5) che pubblicava l’episodio intitolato “Due”. Si tratta comunque di un dettaglio irrisorio, specie se si considera uno dei fattori che più ha indispettito gli appassionati: la scelta del tipo di carta. Gli albi originali della serie si caratterizzavano per una carta lucida che metteva in risalto colori, luci e atmosfere. La carta ruvida del PK Giant non garantiva la stessa resa ma considerate le dimensioni maggiori dello spillato e il tipo di pubblicazione, si è trattato di un compromesso.

Quello in cui forse ha peccato la ristampa sono stati i contenuti extra. Non sono stati inseriti file come quelli dedicati ai personaggi e diversi PK Projects, ottimi approfondimenti off-screen che arricchivano gli albi. Al loro posto tuttavia c’erano nuovi redazionali, nuova PK Mail, nuove rubriche. Nei primi numeri erano presenti poster speciali: da un lato la cover originale, dall’altro la versione caricaturale a cura di Stefano Intini.

Le prime tribolazioni sono inizate dal numero 24, Tyrannic, che ristampava l’ultimo episodio della miniserie dedicata a Burton La Valle. Una coincidenza degna di Adam kadmon se si pensa che la ristampa PK Reloaded chiuse proprio con quell’albo. Dal numero successivo sparirono le brevi per lasciare posto ad anticipazioni e poi tradursi in una riduzione della foliazione. Palesemente qualcosa non andava, l’albo si faceva sempre più sottile fino a contenere solo ed esclusivamente la storia principale.

PK Giant diventa Double

 

 

A soli 9 numeri dalla fine, complice la mancata anticipazione del nuovo numero su Anteprima Panini, si respirava aria di un nuovo fallimento. Un solo respiro è stato l’ultimo spillato della serie che poi è diventata brossurata, con due episodi alla volta. Il nuovo formato, probabilmente più sostenibile, ha portato a termine il gravoso compito. Numerosi sono stati gli errori: da quelli di battitura sulla costina (PK2 Giant 4) alla rimozione, fortuita o meno, della splash page in “Se…” recuperata come poster successivamente.

Insomma, nonostante i tentavi in corsa, si pensi alla bellissima cover componibile dei n° 39 e 40 di Lorenzo Pastrovicchio, PK Giant non ha avuto vita facile. Ha però il merito di aver cercato di riproporre non solo la serie Paperinik New Adventures ma quella che è stata l’esperienza PKNA: l’attesa con ansia del nuovo numero ogni mese, i concorsi come “Direttore per un giorno”, i contenuti extra che han fatto di questo fumetto un magazine completo. Senza dimenticare il fatto che ha accompagnato il rilancio di PK con PKNE su Topolino appassionando nuovi lettori, linfa vitale per fumetti come Pikappa.

In conclusione PK Giant è una ristampa non esente da difetti ma pur sempre completa e alla portata di tutti. I complimenti quindi a Panini Disney per aver completato l’opera dimostrando nuovamente attenzione ai lettori.

Per maggiori informazioni e dettagli sulle ristampe di PK consultate la nostra Guida alle ristampe.

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