Soggetto e sceneggiatura: Bruno Enna
Matite: Claudio Sciarrone

Recensione: XX Secolo – Una normale caccia a due pericolosi cronocriminali, l’affascinante Mantis e l’energumeno Torben. Ebbene, per Lyla non è una caccia d’ordinaria amministrazione. C’è qualcosa che la tormenta. Un sogno? Un ricordo?
Sa solo che deve ricordare. Ricordare il volto di un uomo, di quello che può essere il suo unico grande amore.
E lei, confondendo “sogno” e realtà, spara ad un collega, ferendolo. E Pk nulla può fare, vedendola arrestata e portata nel XXIII sec. per il processo, come descritto dalla Carta dei Droidi promulgata da Odin Eidolon.Sì, proprio lui! Presente sebbne solo virtualmente, giacchè gli impegni lo tengono lontano da Paperopoli. Con Pk ci sono Eugene Photomas, avvocato di Lyla, e il Governatore. Quest’ultimo è insediato da tale Sean Gottfresh, di evidente posizione antiandroidi. Un’arringa di Photomas salva la situazione almeno per 24 ore, e così il Pikappero si lancia nella lussuosa tenuta di Gottfresh, riuscendo nell’intento di farlo confessare. Purtroppo Gottfresh è molto influente, Pk viene arrestato per violazione di domicilio e maltrattamenti.

LIberato dal Governatore, Paperinik scopre il sogno di Lyla, e per chiarirne il comportamento si reca da Leonard Vertighel, numero due delle industrie Eidolon e progettista della classe 5Y alla quale appartiene Lyla.
E qui scopriamo la verità: Vertighel ha impiantato un Biochip in alcuni 5Y, in modo da mandarli in tilt ed averli in affido. Il Biochip avrebbe inoltre fatto sì che lei lo amasse, spontaneamente. Vertighel è un uomo solo, reso folle dalla sua tessa solidutine, che afferma: “Il mondo è GIA’ mio. Ho creato l’immagine del futuro.[…] Ho avuto tutto, tranne una cosa. Unica. Immensa. Irraggiungibile.” Il laboratorio di Vertighel brucia, lui è presumibilmente morto nell’incendio, sebene non se ne sia trovato il corpo. Il chip viene rimosso e Lyla dimentica l’avvenuto.

Recensione di: MxM

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