Soggetto e sceneggiatura: Katja Centomo e Francesco Artibani
Disegni: Manuela Razzi

Recensione: Oceano al largo della Nuova Zelanda: Paperino viene tratto in salvo dal peschereccio del capitano Mackerel, il quale lo porta nella sua casa in un piccolo villaggio di pescatori chiamato Port Whale.

Al suo risveglio, non riesce a ricordare nulla eccetto un nome: Davy Jones, il demone del mare. La gente del posto è molto superstiziosa e ritiene che Davy Jones sia in collera con loro per via della questione Kaplan.

Kaplan è un cercatore di relitti giunto in paese un pò di tempo addietro, e da allora la pesca è improvvisamente diventata infruttuosa. A dispetto delle raccomandazioni di Mackerel, i marinai del paese tentano di sabotare l’attività di Kaplan.

Alcuni di essi arrivano al punto di assalire uno dei suoi uomini, ma Paperino interviene in sua difesa. In segno di gratitudine, Kaplan ospita Paperino e il capitano sulla sua nave, mettendoli al corrente di alcuni strani incidenti accorsi alle sue apparecchiature durante i rilevamenti, ad esempio una sonda che sembra essere stata azzannata.

A un certo punto il sonar rileva “una massa insolitamente compatta”, a tali parole Paperino sviene nuovamente e cominciano a riaffiorare in lui un pò di ricordi: stava esplorando i fondali alla guida della Pkar, quando un qualcosa l’ha colpito. Qualcosa di nome Davy Jones.

Kaplan organizza una nuova spedizione sottomarina a cui partecipa anche Paperino, col benestare del capitano che gli racconta un’affascinante leggenda locale a proposito delle balene.

Giunti in profondità, vengono attaccati da Davy Jones.

Individuata la Pikar e riacquistata la memoria, Paperino si congeda dal gruppo e riceve dal capitano un portafortuna. Mentre Kaplan e Co. riescono a fuggire grazie a un diversivo, Paperino, divenuto nuovamente Pk, una volta a bordo del suo veicolo ritrova anche Uno che lo mette subito al corrente dei fatti: stavano cercando una base sottomarina di Belgravia che aveva lanciato un SOS, quando sono stati attaccati da Davy Jones. Il mostro ha danneggiato la Pikar e Uno è stato costretto a spedire Pk in superficie, in ipotermia e vestito da Paperino. Uno fa appena in tempo a finire il racconto che Davy Jones torna alla carica…

Pk riesce a sfuggirgli e raggiunge la base di Belgravia. Ad accoglierlo ci sono un manipolo di soldati bellicosi e il loro capo, il dottor Barnum.

Barnum spiega a Pk che sono stati proprio loro a creare Davy Jones e i suoi 2 fratellini. Manipolando alcuni resti alieni (evroniani) sono arrivati a creare questi esseri mostruosi dalle sembianze di grossi squali, con l’intento di usarli come armi belliche. Ma Davy Jones si è ribellato ed è fuggito assieme ai suoi simili. Ora, bramosi di vendetta, attaccano la base.

Pk aiuta i belgraviani a fuggire, mentre Uno distrae le creature con delle proiezioni olografiche a forma di Pikar. Un proiettore però va a sbattere e Davy Jones, accortosi del trucco, si avventa sulla vera Pikar con a bordo Pk e Barnum.

Grazie ai suoi denti aguzzi riesce ad aprire una falla e Pk è costretto a rattopparla utilizzando il portafortuna del capitano Mackerel, che si rivela essere una sorta di fischietto. Il fischio acutissimo che si sprigiona richiama un branco di balene, simili a quelle della leggenda di Mackerel. Le balene “comunicano” con i 3 mostri riuscendo a placarne la furia, per poi andar via conducendoli con sè.

L’incubo è finito: mentre le forza dell’ordine arrestano i belgraviani, Pk saluta i suoi amici Kaplan e Mackerel e riparte alla volta di Paperopoli.

Recensione di: Russel il bifolco

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