Lanciata sul mercato verso la fine del XXII secolo, la PV (televocatrice semi-passiva di Presenza Virtuale) offre all’utente la sensazione di trovarsi realmente sul luogo dei fatti che mostra, ma senza alcuna forma di interazione.

All’interno dello scenario evocato, l’osservatore è così in grado di crearsi una regia personalizzata di ciò che vede e di guardare e riguardare una scena da innumerevoli inquadrature (primi piani, piani americani, campi lunghi, ecc.).

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Postazione del PV operatore

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number-1 Comandi manuali
number-2 Cerebro-cuffia
number-3 Sedile
number-4 Obiettivi globulari: riprendono in contemporanea da tutti gli angoli visivo-acustici e sono accoppiati con microfoni direzionali
Funzionamento
I terminali PV individuali captano tutte le onde trasmesse dalle varie emittenti per commutarle in leggerissime stimolazioni che, proiettate verso i centri cerebrali dell’udito e della visione, inducono il codice elettrico che rappresenta una figura, un panorama o una colonna sonora.

Il terminale individuale a nastro, che contiene il ricevitore e il cerebroinduttore neurale, ospita anche il generatore a pressione atmosferica che produce l’energia necessaria al suo funzionamento.

Il segnale della PV si sovrappone a quelli che i nostri sensi percepiscono dalla realtà. Ma quando una sensazione particolarmente forte richiama l’attenzione, si verifica una sovrapposizione sul segnale PV, cosicché possiamo accorgerci che mentre seguivamo la nostra pivùnovela preferita, di là in cucina è scoppiato il forno a microonde e la nostra cena è spiaccicata sul muro. Vista e udito sono i due soli sensi interessati dalla PV.

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number-1 Adattatore encefalico
number-2 Recettore sintonizzatore
number-3 Generatore a pressione atmosferica
number-4 Induttore neurale