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Soggetto: Alessandro Sisti e Ezio Sisto
Sceneggiatura: Alessandro Sisti
Matite: Claudio Sciarrone
Chine: Claudio Sciarrone
Lettering: Nicoletta Foffa
Copertina: disegno di Claudio Sciarrone, colori di Max Monteduro

Recensione: Uno si accorge che uno strano individuo dall’aspetto di un tizio vola sopra Paperopoli. Paperinik và a controllare in un magazzino dove il tizio si stà trovando ma il papero mascherato ha la peggio e il tizio scappa via lasciando Pk svenuto e poco dopo suona l’allarme e Papeirnik è costretto a fuggire.
Tutto questo commentato poco dopo da Angus Fangus.

Nel frattempo Zio Paperone ha deciso di affittare il settantacinquesimo piano della Ducklair Tower alla redazione giornalistica dell’emittente televisiva Canale 00.
Nel frattempo il misterioso ladro compie un altro furto: ruba un astuccio colmo di diamanti. Successivamente, proprio al laboratorio sperimentale che contiene la fibra di Tetragonium, Paperinik si scontra nuovamente con il nemico con il nome di Razziatore. L’eroe mascherato riesce ad impedire il furto ma il ladro scappa. I continui richiami al tempo, nelle parole del Razziatore, non sono però casuali: manipolandolo apparentemente a suo piacimento, torna indietro di qualche ora informando Angus Fangus che Paperinik è appostato nei laboratori. In questo modo, cancellando dalla storia il loro precedente scontro, fa in modo che Pk venga colto da solo sul luogo, incastrandolo. Dopo un pò di tempo ruba il Tetragonium dal laboratorio. Per costruire una cronovela (un congegno in grado di ri-orientare la Terra).

Pk decide di rivolgersi a Lyla sospettando che lei non sia una cronista normale. Lyla infatti è a conoscenza del fatto che il Razziatore è un un viaggiatore nel tempo non autorizzato.
Lyla infatti è un droide del XXIII secolo. Con il suo aiuto, Pk riesce ad arrestare il Razziatore consegnandolo alla Tempolizia, degli agenti che sorvegliano constantemente il tempo di cui anche Lyla ne fa parte.

Con l’aiuto di Lyla, Pk fà in modo di incastrare Angus Fangus facendo scattare l’allarme in una banca dove appunto Paperinik si trovava.

Recensione di: Stefan Vladuck

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