Titolo: Cuore d’acciaio
Autore: Simone “MxM” D’Anastasio
Età consigliata dall’autore: 14+
Timeline: dopo “Kronos”
Genere: drammatico/azione
Recensioni:

    • Trauma: Un numero molto breve, considerando le altre Fanfiction dell’autore. Comunque MxM ci sorprende ancora una volta con le sue meravigliose storie profondamente significative.
    • MxM: Ed ecco la conclusione della mia trilogia beyond the end, con la ricomparsa di un personaggio ehm….particolare…
    • Odin Eidolon: Di sicuro la fanf più descrittiva e significativa che avessi mai letto. Complimenti

Cuore d’acciaio by MxM

Paperinik Trilogy

Beyond The End

Episode III

Prologo

Altrove…Quanto tempo fa?

Il tuo sonno fu quello del mio cuore

Perduto nei ricordi tuoi, smarriti…Smarriti chissà dove

nel abisso spento che è il tuo cuore…

L’alba tua sarà il tramonto delle ombre

che mi ottenebrano…Io sono in te.

Ricordi?”

La candela si spense, mentre l’ultima goccia di cera bollente cadeva sul tavolo. Lei si era svegliata.

-P-padrone…

-Ben svegliata,cara. Dormito bene?

-Se questo può chiamarsi sonno, sì padrone.

-Ricordi?

-N-non del tutto…

-Non preoccuparti…presto rammenterai.

Il giradischi si attivò.

You and me
We are destined
You’ll agree
To spend the rest of our lives
With each other
The rest of our days
Like two lovers
Forever – yeah – forever

My bijou…”

( Queen, “Bijou” da Innuendo,1991)

Capitolo I

Il primo Imperatore

Evron Mothership “Zondag”

Orbita di Evron II

Agron scrutava il nero profondo dell’Universo dalla Tholus Maximus* della Mothership Zondag, la nave ribattezzata con il nome del leggendario Generale Evroniano, perito nella Guerra delle Colonie, seguita alla Battaglia di Nova Xerba**.

Evron aveva perso tutte le su colonie in un’aspra Guerra durata due anni, e Zondag aveva capitanato le armate fino alla morte su Arion, 786° Quadrante, Quarta estroflessione. Lontano, insomma.

Lontano.Lontano.

Ed ora Agron sentiva vicina la sua Vendetta, anzi non la sua, ma la vendetta dell’Impero, la vendetta d un popolo condannato a vagare senza dimora. Fino a trovare il pianeta Evron II, s’intende.

Il teschio di Paperinik sarebbe finito a fare il fermacarte sulla scrivania di Kzirlio del prossimo Imperatore.

Agron sorrideva. Ancora poche ore, e il Consiglio gli avebbe dato il titolo di Reggente Imperiale. Del resto, altri ostacoli non rimanevano.

Rradokon era morto. Zargon e i suoi l’avevano “suicidato” a dovere, sabotando il suo Monocaccia, che era esploso a causa di una falla che lo aveva depressurizzato. Ora mancava Pikappa. E qui c’era il problema. Era rischioso atterrare sulla Terra. Già Gortha era stato fortunato, ma lui era solo. Per accoppare quel moscerino ivece servivano, oltre al Zargonkommando, due squadre di terminazione. Si trattava di almeno 35 unità, e il governo USA teneva sotto stretto controllo il suo territorio. Rompere il trattato di pace sarebbe stato troppo pericoloso, n quel momento delicato per Evron.

Serviva un colpo di genio.

-Vostra Crudeltà, il Consiglio è riunito.

-Arrivo Graiadon.

E Agron sorrise.

Capitolo II

Deja-vu

Strano.

Ancora.

Strano.

Tutto (o quasi) era tornato alla situazione precedente al ritorno di Everett da Dhasam Bul. Era tutto così…Deja-vu, già visto. Però a Pikappa tutto quest più che bello (e lo era eccome, bello) pareva strano. Ma del resto c’era da essere pazzi a definire quello che ea accaduto nel giro di tre settimane come qualcosa di anche solo lontanamente normale.

Certo,Uno non era più Uno, ma era diventato Odin Eidolon. Non era quello. Alla fine Uno e Odin erano la stessa cosa. C’era qualcosa di diverso nell’aria. Non era più quel clima di fiducia, sdrammatizzazione e stemperamento di quegli anni bellissimi. Per quanto fossero grandi le minacce, c’era sempre quella voglia di scherzare, di calmarsi, di relativa tranquillità.

Stavolta no. Stavolta era tutto dannatamente serio, insicuro. Quasi si temesse di non vedere l’alba dopo il tramonto.

Questi erano i pensieri di Paperinik mentre la Pikar sorvolava Lateral Park.

Gettando uno sguardo in basso, Pk sorrise. Era lì che per la prima volta si era alleato con Xadhoom.

Ma quel sorriso nascondeva una grande voragine che Occhibelli aveva aperto accendendosi nel cielo di Nova Xerba, fiera ed indomabile, non più bruciante di rabbia e vendetta, ma solo di amore e malinconica comprensione di essere il futuro di milioni di esseri viventi. E allora, colmo di tristezza, Pikappa alzò gli occhi al cielo blu della sera, mentre il sole sprofondava nella Duckburg Bay, quasi si illudesse di poterla vedere brillare. Ma lei si trova lontano.

Lontano.

Lontano.

Eppure, per sempre vicina, nel cuore di Paperinik.

Fiera ed innannichilibile.

Per sempre.

Eterna ed indomabile.

Capitolo III

Fredde Stanze

Il Reggente Imperiale Agron ghignava dentro la Sala del Vestimento, pensando a quegli insetti del Consiglio Imperiale. Avevano rischiato di portare alla morte la stirpe di Evron, ma la loro ottusità era finita! Ora lui aveva tutto il potere di riportare in alto l’Impero. Le stanze fredde della Cupola Imperiale ora gli parevano tiepide come latte di una mattina di Inverno.

Capitolo IV

Intercettazioni

_FZZZZZZZZZZ….CRKTL…Caccia Zichkoul a Mothership Zondag…Il trasbordo delle spore avverrà come deciso?

__::AffermCRCLK zona 7 Sottoquadrante 21.

-Strana ‘sta cosa.

-Anche perché, conoscendo il sistema di identificazione dei luoghi che utilizzano i nostri amichevoli amici viola, non è difficile immaginare che si tratti di un posto perlomeno originale…E’ Rumbling Stone, la parte più frastagliata e desertica della costa pacifica, a 247 km da Paperopoli.

-Tutto questo francamente mi puzza di trappola…Anzi pare fin troppo evidente che abbiano voluto farti inteccetare questa comunicazione, Odin. So che pare strano, ma penso sia così.

-A ben pensarci, non c’è niente di inusuale. Agli Evroniani il dente avvelenato per te non è mai guarito. Cosa vuoi fare, Pikappa?

-Faremo scattare la trappola. andrò a Rumbling Stone a fare quattro chiacchiere con i miei cari amichetti.

***

Quella notte

Ore 3.27

-Arriva?

-Arriva.

-Ma ora arriva, oppure tra un po’?

-Ma chiedilo a lui, ora che viene!

-Eh però quale senso ha chiedergli se arriva quando è già arrivato? Proprio non ragioni Zergkas.

-Sigh…

Arrivò. Se questa fosse stata una miniserie, avremmo avuto più spazio per questi simpatici interlocutori vampiri succhiaemozioni, cari lettori.

-Ehilà gentaglia? Dove quel bel carico di spor…EEEHHHHHHHHHHHHHHH???

>>>SSSBBRRRRRRRRRAAAAABNNNGGGGG!!!!!!!!!!!!!!<<<

Pk si ritrovò in una nuvola di polvere, e quando la vista annebbiata gli ritornò, si ritrovò in una situazione orribile.

Lui, sotto un droide alto a occhio e croce 6m, con un (poco) allegro fucile puntato sul becco, a mezzo metro di distanza dagli occhi. Una mossa e quel coso gli avrebbe spedito in orbita la faccia.

Il cannone era maledettamente caldo e puzzolente, doveva aver sparato da poco, probabilmente il colpo che lo aveva stordito. Da quella posizione, Paperinik non poteva vedere il pilota del droide, qualora ce ne fosse uno. L’unico pensiero era il seguente: “Opporcopporcopporc…il trucco iù vecchio del mondo e io che ci casco come l’idiota che sono…”

Però comprese una cosa importante. Il poco diametro della canna (una decina di centimetri o poco più) non permetteva di sparare colpi ad ampio raggio. Se si fosse mosso velocemente, scivolando dalla cima della duna desertica dove si trovavano, prima del colpo di reazione del drioide lui sarebbe stato fuori pericolo. I due soldati si trovavano a destra e lui poteva,doveva andare a sinistra.

Iniziò a spostare piano piano il sedere verso la discesa. Pregando tutti i santi del Paradiso che il pilota non avesse un rilevatore di movimenti o qualcosa di simile, si lanciò.

-YAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!

Cadendo, si trovò davanti altri tre Evroniani armati di Evrongun.

Le sue epiche parole si perdono nella notte dei tempi:

-Mavaffa…

Silenzio. L’eroe era caduto preda dei colpi stordenti. Ma il bagliore blu era lontano.

Interludio

Due giorni dopo…o molto di più?

Altrove

-Non puoi farmi questo!

-Perdonatemi. Ma io devo,devo,devo farlo.

-Ma cosa? Andare a farsi ammazzare? Sei impazzita? Come farei senza di te?

-Perdonatemi.

Ed uscì.

Capitolo V

Gabbia di metallo, cuore d’acciaio.

Due giorni prima…o molto di più?

Mothership Zondag

-Ci sono quasi…Devo essere uscito dall’ala.

Troppo facile. Era tutto dannatamente troppo facile. La sua fuga, la sua corsa senza ostacoli.

-Ah ecco l’intoppo.

Soldati. Di qualche corpo speciale…La scritta ZK sul petto e sulle spalle.

-ZK? Zurloni Kosmici? Zuppe di Kalamari? Ho letto troppo Spiderman ultimamente…Bè se non altro io non ho problemi di Civil Wars…Ma se non faccio attenzione, d’ora in poi non avrò più problemi…né occasioni per averne.

Quell’humour un po’ macabro e stupido era l’unico calore che riscaldasse il cuore di Pikappa. Le fredde pareti di metallo della nave sembravano uccidere ogni speranza di vita nell’interno dell’incociatore.

Doveva evitare gli Zurloni Kosmici. Ma come?

-Ciao, Pikappa.

Il papero si girò e e quando ebbe voltao la testa, ebbe un arresto cardiaco. Dietro di lui c’era Zarghon, il generale che, tempo addietro, aveva ritnuto morto, caduto per mano di Xadhoom.

-Ma tu n-non eri m-morto?

(Pk fingeva paura, per cercare di gonfiare l’orgoglio dell’Evroniano. La fierezza di un figlio di Evron ne offusca anche la razionalità. Non che non provasse paura, comnque…)

-in una parola?No.

Pk:“Dannazione…Come faccio?”

Zarghon parlò ancora:-Nel caso tu non te ne fossi accorto…Questa è la tua CONDANNA A MORTE!

-Lasciami almeno il classico ultimo desiderio…

-E allora desidera. Ma non ti consiglio di tentare scherzi, tanto non hai scampo, non l’avresti comunque, Pikappa.

-Vorrei…ehm…fare un ultima partita ai videogiochi con la mia console portatile…Non me ne separo mai…

-Voi terrestri pensate solo a divertirvi. E sia.

-Acc! La scheda con il gioco è nella icroborsa che ho attaccata dietro alla schiena…

Pk posò la console a terra e frugò nello scomparto che aveva tra le spalle, abbastanza in alto da poter essere toccato con le braccia.

-Ecco…

Paperinik notò che l’Evroniano si stava spazientendo. Prese il minuscolo comando e…

-Ah, scusami Zarghon. Questo è il MIO SCHERZO!!!

-Cos..AAAAAAAAAAAARRRRRGGHHH!

La console esplose in una nuvola di fumo mefitico, e Paperinik fece appena in tempo ad attivare lo scudo e a barricarsi dietro una colonna, mentre i soldati aprivano il fuoco.

-UCCIDETELO! LO VOGLIO MORTO! MORTOOOOO!!!

-Ha perso il controllo…Ora non è lucido, e gli Evroniani, senza comandi precisi, sono canne al vento. Posso provare a disperderli.

Ma la speranza di Paperinik era destinata ad essere delusa. Quegli Evroniani riuscivano benissimo a coordinarsi, anche senza comandante (gli ordini di Zarghon erano vaghi e deliranti).

-Oddio…In queste situazioni in genere arrivava Xadhoom…

Ma Xadhoom non c’era. Era solo. Solo. Solo di fronte alla morte.

Non sarebbe riuscito a fuggire…Sarebbe morto lì, quando non avesse più avuto la forza di combattere.

E in un’istante era arrivato un angelo. >>>KA-SBRAAANG!!!<<<

-Co-cosa?

La riconobbe. Era Geena. Era sbucata dal corridoio dietro agli Evroiani ed in un sol colpo ne aveva annichiliti 4-5. Certo, ne rimanevano 13 o più ma era un inizio…

-GEENA????

-Proprio io Paperinik. Qualcuno mi ha riattivata, poco tempo fa. Anzi, mi riattiverà tra qualche secolo.

-Come? Ma la Microcontrazione ha impossibilitato i cronoviaggi!

-Sì. Ma siste un odo di eluderla e…

>>KRASHHHH!<<

-Okay, è meglio parlare dopo…

-Non ci sarà un dopo. Sono vtroppi, la soluzione temo sia una sola.

-Cosa vuoi? NO! NO! NON FARLO! NOOOOOO!!!

-Mi dispiace, Eroe. Io non sono una macchina ubbidiente.

Geena iniziò a correre. Aveva una granata in mano. Stava tentando un disperato attacco kamikaze.

-RICORDA SOLO QUESTO, PAPERINIK! SONO LE MACCHINE QUELLE CHE SI POSSONO RIATTIVARE…IO NON VOGLIO ESSERE UNA MACCHINA!

-GEENA! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Pk la guardò mentre si immolava come un agnello, il cuore di acciaio più forte che mai nel petto mentre i colpi lacervano la sua pelle sintetica.

-IO…SONOOOO!!!

Non era una frase interrotta…Lei era. Lei sarebbe stata sempre. Sempre.

>>>>>>>>WHAAAAAAAAAAAAAAAAAAMMMMM!<<<<<<<<<<

Esplose. Pk si riparò dietro la colonna dalle schegge.

Zarghon, gli Evroniani Zetakappa, Geena. Tutti morti. Pk corse verso il droide, ancora quasi intatto.

-Tu volevi essere…Ma non è stata la morte a farti essere, Geena. E’ stata la vita. La vita nel tuo cuore di acciaio, nella tua anima di acciaio.

E Paperinik iniziò a cantare:

Lascia che sia fiorito
Signore, il suo sentiero
quando a te la sua anima
e al mondo la sua pelle
dovrà riconsegnare
quando verrà al tuo cielo
là dove in pieno giorno
risplendono le stelle.

Quando attraverserà
l’ultimo vecchio ponte
ai suicidi dirà
baciandoli alla fronte
venite in Paradiso
là dove vado anch’io
perché non c’è l’inferno
nel mondo del buon Dio.

Fate che giunga a Voi
con le sue ossa stanche
seguito da migliaia
di quelle facce bianche
fate che a voi ritorni
fra i morti per oltraggio
che al cielo ed alla terra
mostrarono il coraggio.

Signori benpensanti
spero non vi dispiaccia
se in cielo, in mezzo ai Santi
Dio, fra le sue braccia
soffocherà il singhiozzo
di quelle labbra smorte
che all’odio e all’ignoranza
preferirono la morte.

Dio di misericordia
il tuo bel Paradiso
lo hai fatto soprattutto
per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto
con la coscienza pura
l’inferno esiste solo
per chi ne ha paura.

Meglio di lui nessuno
mai ti potrà indicare
gli errori di noi tutti
che puoi e vuoi salvare.

Ascolta la sua voce
che ormai canta nel vento
Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.

Dio di misericordia
vedrai, sarai contento.”

[Preghiera in Gennaio, Fabrizio de Andrè. Dedicata a Luigi Tenco.]

Troppi interrogativi rimanevano. Chi aveva riattivato Geena? Perché gli Evroniani erano tornati in misura così massiccia? Possibile fosse solo per uccidere Gorthan***? O c’erà qualcos’altro? Nessun pensiero che avesse una risposta. Ma quei pensieri arrivarono dopo. In quel momento, Paperinik pensava solo a Geena e al suo grande cuore d’acciaio.

-FINE-

Note

*Tholus Maximus=Latino, “cupola massima”

**Vedi Trilogia di Xadhoom, Pkna #35,#36,#37.

***Vedi “Dalle Stelle”, primo episodio della Trilogia Beyond The End.
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