Nessuno possiede gli schemi tecnici e al catasto c’è solo lo stretto indispensabile per soddisfare la burocrazia.

Che cosa nasconde la Ducklair Tower, il capolavoro architettonico di 150 piani (più uno, anzi … più Uno) in pieno centro urbano di Paperopoli? E a che cosa servono tutte le sue componenti elettroniche e meccaniche di cui nessuno pare riuscire a interpretarne le funzioni?

Costruito a tempo di record, il grattacielo prende il nome dal suo primo proprietario e progettista, Everett Ducklair, un genio degli affari che, prima di sparire misteriosamente dalla circolazione, ha rivoluzionato lo scenario informatico-commerciale del paese.

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LE MISURE

Altezza: 723 m.
Superfici calpestabili: 350.000 m2
Costo di costruzione: 64 milioni di dollari (dichiarati ufficialmente)
Piani: 150 (più quello segretissimo che ospita Uno)
Ascensori: 15
Velocità ascensori: dal piano terra all’ultimo 7 minuti
Numero locali: variabile
Progettista: Everett Ducklair

Oggi la DT è di proprietà di Paperon de’ Paperoni, che, approfittando dell’urgenza di Ducklair di lasciare la città, l’ha acquistata a un prezzo irrisorio. Attualmente, gran parte degli uffici sono ancora sfitti, ma Paperone conta di occuparli a breve. Evidentemente non sa che il vero valore della Ducklair Tower non è certo quello immobiliare…
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A sinistra alcuni schizzi e tavole del progetto depositato dallo stesso Everett Ducklair presso il catasto di Paperopoli

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