Da quest’oggi in edicola Topolino n.3105 con la quarta ed ultima puntata della saga Pikappica “Gli argini del tempo”. Questi nuovi episodi seguono cronologicamente a quelli della serie “Potere e Potenza” (Top.3058-3061) pubblicati sullo stesso settimanale lo scorso anno.
Il numero di questa settimana si trova in edicola e fumetteria a 2,50€. La copertina, a differenza di quella del Topolino contenente il secondo eppisodio, torna a riguardare l’avventura pikappica e ritrae il nostro paladino con alle spalle nient’altro che un buco nero.
Il redazionale, invece, non fa alcun riferimento alla saga.
Veniamo quindi subito alla storia in sé: avevamo lasciato Pk e Lyla appena dopo il recupero dell’ipernodo, unico nesso che consente a Time Ø di restare fuori dal tempo. Recuperata la “patata bollente” i due si dirigono nel ventunesimo secolo in una sperduta casa in campagna, dove Lyla ha localizzato l’origine del fenomeno.
Nel frattempo – proprio a Time Ø – gli agenti liberati dai nostri due paladini tentano l’assalto all’organizzazione. SI tratta però di mere beghe da pollaio perché l’intera stazione sta precipitando nello spaziotempo reale.
Ma torniamo ai nostri due protagonisti: con una bella origliata, degna delle più sofisticate intercettazioni ambientali, si scopre che – nella casa in cui Lyla ha individuato l’origine del problema – un fantomatico Professore ed un misterioso finanziatore stanno per avviare una macchina in grado di alterare la gravità. Per Lyla è tutto chiaro: un’alterazione incontrollata della gravità altro non può che finire per condizionare anche l’intero spazio-tempo. E’ quindi necessario un intervento, reso però non proprio banale a causa della discordanza d’interessi con il finanziatore del progetto. Eh, dannata avidità! Ma d’altronde chi mai si disturberebbe a mettere dei fondi per un progetto del genere? Quel faccendiere del Razziatore naturalmente!
Come al solito non sto a rivelarvi il finale ma vi lascio un mio piccolo commento. A mio modo di vedere si tratta di un episodio conclusivo piuttosto deludente: la trama è debole, non si entra a fondo nelle questioni, non si tiene conto adeguatamente delle storie passate (non so se vi ricordate in Pkna tutto il trambusto attorno all’ipernodo) e si fa ricorso ad espedienti fantascientifici che vanno oltre la parascientificità a cui siamo sempre stati abituati. Veramente si può credere che il Razziatre, fiondandosi in un BUCO NERO, sia in grado di – letteralmente – tirar fuori dai guai Pk?
Insomma complessivamente questa saga non mi è piaciuta, mi è parsa completamente avulsa da una sorta continuity con la saga precedente e decisamente con una trama non di buon livello. Certe storie di frittole (Robophobia, L’Eracolatore, etc.) hanno molta più profondità psicologica e migliore gestione del flussa narrativo. Voto complessivo: 5.