Zona Franca è la seconda apparizione di PK su Topolino in questo 2021, dopo “Una leggendaria notte qualunque”, uscita su Topolino 3407. Questa volta ci viene proposta un’avventura in due parti sui numeri 3437 e 3438 del Topo.

Sull’iniziativa legata al PK Robot non ci dilungheremo troppo ma se volete maggiori informazioni potete fare riferimento al Calendario Uscite Ottobre/Novembre 2021. Il gadget è volutamente rivolto ad un target giovanile e fa la sua bella figura. Lodevole è il fatto che il Robot sia presente nella storia e che si riveli utile ed importante per PK. Il valore aggiunto è rappresentato da Uno: si tratta della prima volta in assoluto che la nostra cara I.A. viene riprodotta come action figure. Il risultato è ottimo considerate le dimensioni e la qualità del materiale. Unica nota stonata il prezzo complessivo del gadget, forse non accessibile a tutti, proposto tra l’altro in regalo per chi si abbonava a Topolino nelle settimane scorse.

Menzione merita anche la magnifica copertina del numero 3437 di Topolino, davvero d’impatto, a cura di Fabio Celoni (disegni) e Luca Merli (colori).

Dal punto di vista della continuity, le vicende possono essere idealmente collocate a valle della serie “L’Orizzonte degli eventi”.

– – – INIZIO SPOILER – – –

La storia ha inizio nei pressi del Centro Ricerche Energetiche di Paperopoli. Nella stessa zona sta sorgendo un Hotel ultramoderno che, come intuisce Angus Fangus, nasconde ben altro.

Nel frattempo Lyla, insospettitasi anche lei, si intrufola all’Hotel Avvenire nel tentativo di indagare più da vicino ma viene scoperta e imprigionata. Fangus, non ricevendo notizie dalla caparbia giornalista, si reca sul posto.

Durante la ronda Uno rileva una scia di tachioni ma stavolta non si tratta del Razziatore. PK fa così la conoscenza di Lena Thorn, sostituta di Lyla Lay che sarebbe stata richiamata a Time 0 per un aggiornamento tecnico. Dai dati delle scansioni di Uno risulta però che Lena non è una droide. PK decide di seguirla fino all’Hotel Avvenire dove lavora come concierge e dove un Angus irrequieto cerca di avere ragione su alcuni uomini della sicurezza muniti di cronovela.  Il supereroe interviene in tempo e i due stipulano una temporanea alleanza.

Fangus allerta la PBI che ora risponde agli ordini del Capitano Mary Ann Flagstarr. PK invece irrompe all’hotel e convince Lena a dirgli la verità e a portarlo da Lyla.

Si scopre così che dietro tutto questo si cela l’Organizzazione, guidata da Axel Alpha e Johh Konnery (chi ricorda il cross-over PK vs DD – Timecrime?). Il motivo della loro presenza in quello specifico luogo e tempo della storia è presto detto: quella della centrale elettrica è una Zona Franca, una ramificazione della Timeline originale generatasi quando PK ha scongiurato l’esplosione al Centro Ricerche (PKNA #3 – Il Giorno del Sole Freddo). Qui l’Organizzazione gestisce una crono-stazione illegale senza timore di essere scoperta dalla Tempolizia che non ha informazioni su ciò che avviene attorno a questo nodo temporale.

Axel e co. propongono invano a PK un accordo per cui, in cambio del suo silenzio, i crono-pirati lascierebbero inviolato il suo tempo.

In una girandola di tradimenti tra i vertici stessi dell’Organizzazione scoppia una guerra interna. Per fortuna arriva Uno con il Robot e PK rischiando la vita riesce a liberare Lyla che chiama subito i rinforzi. Con l’aiuto della Tempolizia la situazione si risolve in favore dei nostri anche se Axel, camuffato da cameraman, riesce a fuggire.

– – – FINE SPOILER – – –

Alessandro Sisti è riuscito a imbastire una trama avvincente sfruttando la mitologia pikappica o quella che più comunemente definiremmo Lore. Non solo dimostra di avere dimestichezza con le vicende e i personaggi da lui ideati ma pesca anche sapientemente da opere firmate da altri autori, in questo caso Timecrime di Francesco Artibani. Ottima anche la scelta dei tempi tra i due episodi: dopo una prima parte ricca di mistero il secondo episodio si snoda agilmente tra spiegazioni, inganni e combattimenti.

Un plauso per il graditissimo ritorno sulla scena della Flagstarr, salita di grado rispetto a quando l’avevamo lasciata. Efficace inoltre l’introduzione di Valena Thorn, ben caratterizzata e resa perfettamente dai disegni di Lorenzo Pastroicchio. Su quest’ultimo fronte l’apice viene toccato in più punti come quando PK vola con l’Extransformer la cui scia, grazie ai colori di Andrea Stracchi, sembra divampare fuori dalle pagine del Topo. Per non parlare del momento nello scontro finale in cui PK rimane intrappolato nel loop insieme a Lyla.

Pertanto visivamente il risultato è eccezionale, la storia una delle migliori avventure di PK. La speranza è di rileggerla in un formato più adatto, magari un cartonato Deluxe o Topolino Extra, magari insieme ad “Una Leggendaria Notte Qualunque”.

Considerato che Sisti ha in serbo ancora molto altro su PK, non possiamo che attendere con fiducia e ottimismo il 2022.

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