In edicola, fumetteria e sito Panini dal 29 febbraio, il nuovo numero della testata Topolino Fuoriserie. L’episodio s’intitola I conti con la realtà e conclude la saga inaugurata e gestita da Alessandro Sisti. Torna a disegnare Pk uno degli artisti che più ha a cuore questo personaggio e il suo universo: Claudio Sciarrone. Il volume è cartonato in grande formato (21×28), conta 48 pagine ad un costo di 12€. Assente qualsiasi contenuto redazionale. Copertina realizzata interamente da Paolo Mottura.

— INIZIO SPOILER —

Vi ricordate dove siamo rimasti? Nel disperato tentativo di salvare la Terra da certa catastrofe, Uno e Dunia Voyda cedono alla stregoneria della Soave Signora che con il controllo delle energie planetarie riesce ad imprimere una realtà diversa – il regno del Ragno d’Oro – in cui, pur sottostando alle leggi di un mondo distopico, tutti i terrestri sono al sicuro. Durante di questi avvenimenti, Pk non era presente sulla Terra e perciò non appena giunto a casa con il Pi-Kaccia (una navetta evroniana modificata da Uno) inizia a vagare in una realtà completamente distorta in cui solo Dunia pare essere rimasta consapevole del mondo di un tempo. Dopo qualche esplorazione nel Regno, ecco un piano: tornare a prendere il Pi-Kaccia parcheggiato nei pressi di un canyon fuori città e recuperare Dunia: a bordo di una nave prevalentemente aliena le mutazioni alla realtà non hanno effetto, così come non lo hanno sullo scudo del Superpapero, e forse lì la Dottoressa potrà trovare una soluzione. Il caccia, però, è scomparso! Non resta altro da fare che tornare in città e provare ad escogitare qualche altra trovata con Dunia.

La Soave Signora frattanto è raggiunta a palazzo dal maestro Garundar dell’ordine del silenzio in cerca di Xadhoom che, considerata la più inarrestabile delle combattenti, dev’essere affrontata e sconfitta secondo il loro codice d’onore. La chiacchierata non dura molto però perché Pk viene individuato nel rientrare in città e tirato inaspettatamente fuori dall’’impaccio da Troglo (che abbiamo conosciuto come braccio destro di Garundar) a bordo del Pi-Kaccia perduto. Sembra che nemmeno a Troglo vada a genio la piega che gli eventi hanno preso e i due decidono per una temporanea alleanza. Prossima tappa l’eremo di Dhasam-Bul, nella speranza che i monaci che lo abitavano siano rimasti consapevoli della vera realtà.

La fortuna questa volta sorride al Superpapero: l’eremo è al suo posto e i monaci attendevano l’arrivo di Pk. La situazione è comunque complessa perché il peculiare connubio tra i poteri mistici e le conoscenze tecnologiche che la Soave Signora utilizza per rendere persitene il mutamento della realtà sono conoscenze che solo Everett – sfortunatamente non contattabile – potrebbe padroneggiare. La Signora, il cui nome è in realtà Miu-Tay, era figlia del capo dei Predoni Chootan, tribù nomade ricchissima per via di efferate scorrerie, che venne affidata ancora bambina alle cure dei monaci di Dhasam-Bul, quando l’avvento della modernità costrinse la tribù a cambiare stile di vita.

Miu-Yay crebbe coi monaci, conobbe Everett che la incuriosì sul mondo al di fuori dell’eremo e sui traguardi della scienza, tanto da spingerla a partire alla scoperta del mondo divenendo così dotta e potente nella scienza quanto nei poteri mistici. La danza che la Signora effettua sono dei veri e propri comandi verso i congegni tecno-mistici che tengono il mondo schiavo di una realtà distopica.

Non molto altro aiuto riesce a recuperare Pk, se non una piccola arma rituale che potrebbe essere utile in uno scontro con Miu-Tay e il supporto spirituale dei monaci che continueranno ad esercitare la loro volontà sul Superpapero.

E’ tempo di tornare in città per Pk e Troglo, ma il Vecchio Mantello non passa inosservato e in men che non si dica viene catturato e portato al cospetto di Miu-Tay e Garundar. Quest’ultimo si scontra corpo a copro con Pk su cui ha in breve la meglio. L’onore è tutto per i guerrieri dell’Ordine, il Maestro non intende infierire sul suo avversario e, dimostrata la sua superiorità sul campo, è ora pronto per il prossimo obiettivo: sconfiggere la Soave Signora. Obiettivo che trova di comune accordo Pk che si butta all’inseguimento di Miu-Tay, pronta a danzare per portare alla massima potenza i macchinari che sono linfa per il Regno del Ragno D’Oro.

Pk tenta invano di utilizzare l’amuleto dei monaci per sconfiggere la temibile avversaria ma non è sufficiente, un passo di danza alla Paperino invece : un ballo sconclusionato eseguito fianco, fianco a quello soave di Miu-Tay è sufficiente a mandare in tilt tutti i marchingegni e riportare la vera realtà alla luce.

I membri dell’Ordine del Silenzio si dileguano in fretta e la Soave Signora con la sua ultima danza è riuscita a condizionare per sempre l’unica realtà importante: quella per sé stessa. Crederà di vivere nel suo Regno e non potrà più nuocere alcuno.

Tutto torna alla normalità ma c’è ancora spazio per un colpo di scena finale: Troglo è in realtà Grrodon, l’ultimo Evroniano rimasto in circolazione…

— FINE SPOILER —

L’episodio conclusivo della saga concepita da Alessandro Sisti è una vera ciliegina sulla torta: tutti i filoni narrativi principali trovano conclusione e vengono lasciate aperte delle porte per interessanti sviluppi futuri. L’albo scorre bene, sembra di avere – quasi trent’anni dopo la prima uscita – un Pkna tra le mani. Unica pecca, considerando complessivamente l’intera saga, l’esiguo numero di tavole per raccontare un numero così denso di eventi.

Claudio Sciarrone , impeccabile come sempre, ci fa immergere in modo palpabile nel Regno della Soave signora e si conferma uno dei miglior artisti nel rappresentare le avventure del Superpapero.

[Recensione Ep.7 – Il nemico del ragno]

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