In edicola, fumetteria e sito Panini da questo mese, il nuovo numero della testata Topolino Fuoriserie. L’episodio s’intitola Il nemico del Ragno e porta avanti la saga inaugurata e gestita da Alessandro Sisti. Torna a disegnare Pk uno degli artisti che più ha a cuore questo personaggio e il suo universo: Claudio Sciarrone. Il volume è cartonato in grande formato (21×28), conta 48 pagine ad un costo di 12€. Assente qualsiasi contenuto redazionale. Copertina realizzata interamente da Paolo Mottura.

— INIZIO SPOILER —

La storia riprende da dove l’avevamo lasciata all’inizio di Troppo Vicini: nel cielo di Paperopoli si stagliano tre corpi celesti che con il loro campo magnetico rischiano di provocare alterazioni gravitazionali e gravi disastri naturali. La città è in preda al panico e c’è chi come Angus Fangus ritiene sia tutta opera di Pikappa e Xadhoom. Uno ha perso i contatti con il nostro eroe, svanito dopo essere decollato a bordo del Pi-Kaccia per indagare sull’imminente catastrofe. In mancanza di alternative l’I.A. decide di rivelarsi definitivamente a Dunia Voyda, la fondatrice della Reboot, per cercare insieme una soluzione ma il tempo a disposizione sembra non essere sufficiente.

Pk, dopo la breve parentesi con il Colonello Neopard e il Sergente Q’winkennon, fa rotta verso la Terra. Grazie al Nesso d’avvicinamento il vecchio mantello riesce a coprire in poco tempo distanze siderali, giungendo nei pressi del pianeta non molto dopo la sua partenza. Eppure la Terra non c’è più o per lo meno non è dove dovrebbe trovarsi. Al suo posto c’è il mondo del Ragno d’Oro, la realtà mistica parallela e sovrapposta alla nostra realtà.

Pikappa decide di indagare e nel tentativo di non farsi scoprire s’imbatte in Dunya. Grazie ad uno stabilizzatore donatole da Uno, Dunia è l’unica ad aver mantenuto coscienza di sé, riconosce l’eroe e lo mette al corrente della situazione. La Soave Signora, colei che comanda in questa realtà, si è messa a disposizione per salvare la Terra dalla distruzione sfruttando l’energia della ragnatela d’oro. Il costo di questa scelta però è stato molto alto perché ha significato lasciarle il controllo totale dell’energia a cui anelava. Oltre a Pikappa e Dunia, solo il Pi-kaccia ha mantenuto il suo aspetto e la sua struttura: essendo di origine aliena (evroniana) non ha risentito degli influssi mistici della ragnatela.

Purtroppo qualcuno o qualcosa ha fatto sparire l’astronave lasciando Pk sconvolto. Inoltre Garundar, suddito della Soave Signora sconfitto da Pikappa nell’episodio Il Maestro del Silenzio, si mette alla ricerca del supereroe in cerca di rivincita.

— FINE SPOILER —

La trama imbastita da Alessandro Sisti è come una ragnatela intrecciata che si svolge pian piano. E ci riesce senza incappare in nodi o grovigli irrisolvibili: tutto torna ed è bello scoprire come ogni cosa si ricolleghi a quanto già visto e seminato nei primi numeri. Il mondo del Ragno d’Oro meritava di essere ulteriormente esplorato e l’autore ci guida alla scoperta di dettagli inediti. Per non parlare del personaggio della Soave Signora che è forse quello meglio riuscito di tutta la run, con la sua aura mistica e la sua determinazione che ne fanno un degno avversario di Pikappa.

Claudio Sciarrone si dimostra in forma come sempre, con il suo stile ed un pizzico d’innovazione. Notevole è per esempio l’uso dei retini che in determinati frangenti rende alla perfezione l’atmosfera. Complice un tratto quasi più d’animazione, il Pk di Sciarrone risulta spassoso specie quando calato tra i danzatori del Ragno d’Oro, con i loro passi goffi ma sincronizzati. Buona la prova con i personaggi di Dunia Voyda e della Soave Signora, realizzati originariamente da Paola Mottura: due stili completamente diversi tra i quali non è facile trovare una via di mezzo.

Pertanto, dopo il filler Troppo Vicini, che al netto di poche pagine si è dimostrato un’ottima parentesi, riprende e si avvia alla conclusione il filone del Ragno d’Oro ideato e orchestrato da Sisti. Il prossimo numero in uscita a Gennaio 2024 sarà infatti l’ultimo episodio nonché l’ultimo volume della collana Topolino Fuoriserie. Il timore è che non si riescano a chiudere tutti gli spunti aperti in questa fase, oltre ad una Xadhoom nuovamente in giro per l’universo alla ricerca del suo popolo. La speranza in ogni caso è che, chiusa questa saga, ci sia modo di fare luce sugli altri misteri nelle pagine di Topolino. Il magazine tornerà infatti a ospitare le nuove avventure, come accaduto in contemporanea con l’ottima storia di Tito Faraci e Lorenzo Pastrovicchio PK – Rinascita. Anche se forse a costo di sacrificare un po’ la resa, quella del Fuoriserie è un’esperienza che fa già parte del passato. Purtroppo il prezzo non sempre ha rispecchiato i contenuti e redazionali o approfondimenti richiesti a gran voce dal pubblico non sono mai pervenuti.

Nota da Pkers: considerato che non abbiamo riferimenti temporali specifici, tendiamo a considerare Pk Rinascita post Fuoriserie, in virtù della nuova feature di miniaturizzazione dell’Extransformer. Altrimenti verrebbe da chiedersi come mai in questa storia Pk non sia ricorso a questo espediente piuttosto che camuffare lo scudo a grandezza originale. Avere più storie e più autori è quanto di più auspicabile per i fan di Pk a patto che ci siano maggiore coordinazione e cura da parte della redazione.

[Recensione Ep.6 – Troppo vicini] [Recensione Ep.8 – I conti con la realtà]

2 Responses to “Topolino Fuoriserie – Il nemico del ragno”

  1. Everett D. says:

    Il vintage è di tendenza 😉

  2. Ma PK non aveva la nuova tuta? Non ricordo che fine avesse fatto dopo Moldrok.
    Perché tornare ai gadget pre-NE?

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