In edicola dal 31 agosto l’ultimo numero della testata “Topolino fuoriserie” in cui trova spazio la nuova storia di Pk “Makemake” sceneggiata da Alessandro Sisti e disegnata da Marco Mazzarello. L’albo è cartonato in grande formato (21×28), conta quarantotto pagine ed è disponibile in edicola e fumetteria a 10€. Assente qualsiasi contenuto redazionale.

Dal punto di vista della continuity, le vicende possono essere temporalmente collocate a valle di tutte le nuove pubblicazioni su Pk edite negli ultimi anni, nelle quali è stata ripristinata la classica condizione iniziale del canovaccio Pikappico: Uno attivo al 151° piano della DT e Pk pronto ad intervenire con l’aiuto di Lyla ed altri amici.

Rspetto alla sceneggiatura l’impianto dell’albo è convincente. Per quanto riguarda i disegni e i colori, le tavole rimandano principalmente alle atmosfere tipiche che troviamo su Topolino anziché all’universo Pk. In particolare, il character design di Xadhoom è davvero difficile da accettare per i Pkers di lunga data.

– – – INIZIO SPOILER – – –

Rispetto alla sinossi, ricorderete che al termine dello scorso albo, La danza del ragno d’oro, abbiamo assistito ad uno stravolgimento della gestione e, soprattutto, degli inquilini della Ducklair Tower: dieci piani occupati dalla Reboot, società della geniale scienziata e imprenditrice Dunia Voyda, ed il 150° piano affittato da Occhibelli.

La vicinanza di tutti questi personaggi di alto profilo stimola reciproche curiosità e così Pk, Uno e Xadhoom si trovano a seguire il lancio di un veicolo spaziale della Reboot quando un misterioso blocco nelle comunicazioni dalla rampa di lancio porta Voyda a recarsi fisicamente in elicottero sul posto per capire cosa stia succedendo. Pikappa, da vero galantuomo impiccione, non può che precipitarsi anch’egli sul posto per indagare sulla faccenda.

L’arrivo del Superpapero alla base di lancio è provvidenziale: il sito sembra essere militarmente occupato dalle medesime guardie che avrebbero dovuto garantirne la sua stessa sicurezza. All’improvviso un mezzo non identificato decolla dalla base, le guardie rinsaviscono e lasciano entrare Pk e Voyda nel centro. I guardiani non ricordano nulla di ciò che è accaduto: è stato loro messo in testa un casco con cui gli aggressori si sono impadroniti della loro volontà.

I particolari caschi rinvenuti sui guardiani non sono qualcosa di nuovo per i nostri eroi: si tratta di parte della tipica armatura degli En’Tomek (quei robot propaggini di un’intelligenza collettiva -la Condivisione – che hanno dato del filo da torcere agli evroniani in Cronaca di un ritorno). Ad ogni modo, la vista degli aggressori non ha danneggiato alcuno e nessuna attrezzatura risulta manomessa.

Il gruppo ritorna alla Ducklair Tower e mentre Voyda inizia a studiare i caschi extraterrestri rinvenuti scoprendo che includono degli avanzatissimi sistemi di comunicazione interstellari, Uno riesce a rintracciare la navetta decollata dal centro spaziale della RebootPk e Xadhoom si fiondano così all’inseguimento degli En’Tomek sul Pi-kaccia in una remota regione del Sistema Solare, nei pressi nel pianeta nano Makemake, così distante che non sarà possibile rimanere in contatto con Uno.

Il viaggio termina in un’imboscata spaziale orchestrata dagli En’Tomek e Pk viene condotto a bordo di una gigantesca stazione spaziale di osservazione costruita dagli invasori, mentre Occhibelli si allontana nello spazio. Gli alieni robotici spiegano di essersi spinti sulla Terra per verificare il livello tecnologico dei terrestri e di essere giunti alla conclusone che non vi siano concrete minaccie per i loro piani, al netto di riuscire ad annientare Pk e la pericolosa Xadhoom.

Occhibelli viene perciò bersagliata dai razzi intercettori – che già una volta l’avevano prosciugata – e Pk viene aggredito per essere assimilato ed entrare al servizio dei padroni An’Tronak.

Lo scontro non va come preventivato dagli En’Tomek: Xadhoom riesce a mettere fuori uso gli intercettori e affianca Pk nello scontro corpo a corpo con gli alieni robotici. E’ una disfatta per la Condivisione e le sue propaggini. Invece che annientare i nemici, Occhibelli propone loro un accordo: lasciare che lei possa utilizzare l’avanzatissimo sistema di osservazione degli En’Tomek in cambio di agire direttamente lei come sentinella per loro conto, garantendo loro la più totale sicurezza all’interno Sistema Solare. Così facendo, Occhibelli spera di poter disporre di uno strumento abbastanza potente da riuscire a ritrovare il suo popolo.

La proposta sembra allettante ma, mentre la Condivisione sta per pronunciarsi, le comunicazioni dei caschi alieni vengono disturbate da Uno, che è riuscito nel frattempo a manomettere uno dei dispositivi recuperati sulla Terra in modo da rendere inservibili tutti i caschi. L’accordo, perciò, inevitabilmente salta ed inizia una sequenza autodistruttiva.

L’eroica coppia riesce a mettersi in salvo in tempo ma una delle navi En’Tomek innesca una sequenza autodistruttiva talmente potente da rischiare la destabilizzazione dell’intero Sistema Solare. Xadhoom è pronta a sacrificarsi per evitare il peggio per l’umanità ma Pk ha un’idea: utilizzare i razzi intercettori per assorbire l’energia sprigionata dalla navetta. Il piano funziona ed è finalmente tempo di ritornare a casa.

La minaccia En’Tomek risulta così più che mai grave, tuttavia c’è un problema ancora più cogente che i nostri eroi devono affrontare: le rimostranze di Voyda il cui studio su caschi extraterrestri è stato invalidato dalla manomissione di Uno.

– – – FINE SPOILER – – –

L’episodio è sicuramente coinvolgente e si iniziano a delineare le diverse sottotrame del nuovo macro-filone narrativo che Sisti sta costruendo. Al solito, le 50 pagine scarse del volume impattano negativamente sul ritmo della narrazione e i disegni stridono con le tipiche atmosfere a cui i Pkers sono oramai avvezzi.

Il prossimo numero di Pk previsto sulla testata Topolino fuoriserie titola Il principio di Voyda ed è previsto per ottobre 2022.

[Recensione Ep.1 – La danza del ragno d’oro] [Recensione Ep.3 – Il principio di Voyda]

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